Arancio selvatico, coltivato
in diversi Paesi del Mediterraneo per le foglie, i fiori, i frutti e anche come
soggetto per l'innesto di altri agrumi. È una pianta della famiglia delle
Rutaceae, originaria dell'Asia orientale, coltivata in Italia meridionale e
soprattutto in Sicilia; come pianta ornamentale è usata anche in Liguria
per comporre
viali.
GENERALITÀ È
un albero alto fino a una decina di metri, a chioma irregolarmente
sferica. Le foglie, sempreverdi, sono ovali, glabre
e lucide; hanno un apice acuto e un picciolo munito di
ali. I fiori sono di solito riuniti in fascetti
composti da tre-quattro individui, inseriti all'ascella delle foglie; hanno una
corolla bianco-giallognola ed emanano un profumo intenso delicato e
caratteristico. I frutti sono degli esperidi, sorta
di bacche ad epicarpo e mesocarpo uniti a costituire la cosiddetta buccia, ed
endocarpo a logge (gli spicchi) contenenti cellule ricche di succo e i semi (uno
o due per spicchio). Per scopi terapeutici si
utilizza la scorza del frutto quasi maturo, ma qualche volta vengono buone pure
le foglie, i fiori e i piccoli frutti verdi interi. In profumeria si utilizza
l'essenza distillata dai fiori, detta «olio di neroli», o quella dei
frutticini.
IMPIEGO
TERAPEUTICO Questa pianta, data la sua origine
asiatica, non fu nota ai Greci e ai Romani. Con la sua introduzione in Europa
arrivarono anche le conoscenze terapeutiche. Le
foglie dell'arancio amaro sono antispasmodiche, sedative, toniche, stomachiche,
sudorifere, febbrifughe e vermifughe. Si
utilizzano, in infusione, nell'inappetenza, dispepsia, atonia dell'apparato
gastroenterico, emicranie, cefalee, neuroastenie, insonnia, come pure nella
tosse, palpitazioni, febbri tifoidi, affezioni nervose con convulsione, nevrosi
per esaurimento, isterismo, epilessia. I fiori, che
sono soprattutto calmanti, sedativi e antispasmodici, servono per curare una
serie di malattie nervose: neurastenia, ansietà, isterismo, convulsioni,
e in genere per combattere l'insonnia. I frutti
immaturi sono tonici e stomachici e si impiegano come stimolanti e
digestivi. La scorza di arancio amaro contiene come
principi attivi, oltre all'olio essenziale, esperidina e limonina; è uno
stimolante dello stomaco; ha proprietà toniche, eccitanti, carminative,
febbrifughe e vermifughe. Si utilizza nei casi di atonia gastrica, dispepsie,
neurastenie, febbri intermittenti,
vermi. Nonostante il largo impiego, la corteccia e
i frutti immaturi di arancio amaro possono dare, a dosi elevate, inconvenienti:
vomito, disturbi gastrici, congestioni e mal di
testa.
PREPARAZIONI -
Uso interno: con le foglie si prepara un infuso adoperando 10-20 g di foglie
secche per litro d'acqua. Si lascia a macero per 10 minuti. Se ne prendono a
caldo 1-2 tazze al giorno. I fiori servono per
preparare un infuso sedativo: si adoperano 20-30 g di fiori secchi per litro
d'acqua. Si prende alla dose di una tazza nell'adulto e di una tazzina nei
bambini, prima di coricarsi. I frutti immaturi
servono per preparare infusi, tinture, elisir, sempre per uso interno; le dosi
di queste preparazioni sono identiche a quelle descritte per la corteccia del
frutto, che si utilizza per infusi, tintura alcoolica, tintura vinosa, elisir di
corteccia del frutto. L'infuso si prepara con 20-50
g di corteccia ridotta in frammenti minuti per litro di acqua bollente. Si
lascia riposare per 10 minuti. Si beve a tazzine (2-4 al giorno) per stimolare
l'appetito e la digestione. La tintura alcoolica si
prepara con 200-250 g di corteccia per litro di alcool a 70°. Si lascia a
macero per 15 giorni. Si somministra alla dose di 20-30 gocce in acqua
zuccherata. La tintura vinosa si prepara con 30-50
g di corteccia per litro di vino bianco. Si lascia a macero per 15 giorni. Si
decanta, si aggiungono 100 g di zucchero (sciroppo). Si beve a bicchierini prima
o dopo i pasti, come aperitivo o
digestivo. L'elisir si prepara utilizzando la
tintura alcoolica sopra descritta, a cui si aggiungono 100 cc di alcool, 50 g di
zucchero e 50 cc di acqua; si miscela fino a sciogliere completamente lo
zucchero. Si lascia riposare per un mese. Si beve come digestivo, un bicchierino
dopo i pasti principali.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE Le foglie si raccolgono un po' tutto
l'anno, escludendo quelle giovani e le ingiallite. Vanno scartate anche quelle
che si sono staccate da sole. Devono essere essiccate all'ombra e conservate in
sacchetti di carta o di tela, in locale fresco e
asciutto. I fiori devono essere raccolti al momento
della fioritura, appena prima che si aprano; vanno staccati delicatamente con le
mani, evitando il più possibile di strofinarli. Si seccano all'ombra in
locale ben aerato, meglio se con poca luce: così conservano il colore
naturale e tutte le proprietà. Si conservano ben secchi in sacchetti di
carta chiusi o in vasi di vetro scuro. Si rinnovano tutti gli
anni. I frutti verdi, immaturi, si raccolgono in
primavera-estate, quando hanno raggiunto la grandezza massima di una noce. Si
seccano al sole per due giorni, quindi se ne termina l'essiccamento all'ombra,
meglio se in stufa. Si conservano in sacchetti di tela o
carta. La scorza del frutto si ottiene raccogliendo
i frutti dall'albero quando non sono ancora maturi (scorza verde) o a
maturità (scorza gialla). Si separa a spicchi dal resto del frutto con un
coltello. Si pone ad essiccare all'ombra in locale ben aerato, evitando la
formazione di muffe. Si conserva in sacchetti di tela o di
carta. La scorza va rinnovata tutti gli anni
così come i frutti.
RICETTE DI
CUCINA -
MARMALADE INGREDIENTI: 800 gr di arance amare; 750
gr di zucchero.
PREPARAZIONE.: "Marmalade"
è il nome con il quale gli Inglesi chiamano la marmellata d'arance amare,
una delle predilette, in questo e in molti altri paesi, per la prima
colazione. Lavate le arance amare e, senza
sbucciarle, mettetele a cuocere in una casseruola con abbondante acqua, a fiamma
moderata. Lasciatele cuocere sino a quando, pungendole con una forchetta,
risulteranno morbide. Allora scolatele, sciacquatele sotto il getto dell'acqua
corrente e mettetele a bagno in una bacinella, coprendole con acqua fresca.
Lasciatele a bagno per un paio di giorni, cambiando spesso
l'acqua. Trascorso questo tempo, scolate le arance,
sbucciatele, privatele anche della pellicina sottile che ricopre la polpa, e dei
semi; tagliate la polpa a pezzetti e mettetela in una casseruola con lo
zucchero. Fate cuocere a fiamma bassa, mescolando senza interruzione con un
cucchiaio di legno, sino a quando, sollevando un poco di marmellata col
cucchiaio e lasciandola cadere, essa non forma più un filo ma si stacca a
intermittenza. Versate allora la marmellata in uno
o più vasi di vetro, chiudeteli ermeticamente, metteteli a testa in
giù per una decina di minuti, in modo che si effettui
l'autosterilizzazione, e infine lasciateli raffreddare e riponeteli in un luogo
buio e asciutto.
Ai sensi dell'art. 5 della legge 22 aprile
1941 n. 633 sulla protezione del diritto d'autore, i testi degli atti ufficiali
dello Stato e delle amministrazioni pubbliche, italiane o straniere, non sono
coperti da diritti d'autore. Il copyright, ove indicato, si riferisce
all'elaborazione e alla forma di presentazione dei testi stessi. L'inserimento
di dati personali, commerciali, collegamenti (link) a domini o pagine web
personali, nel contesto delle Yellow Pages Trapaninfo.it (TpsGuide), deve essere
liberamente
richiesto
dai rispettivi proprietari. In questa pagina, oltre ai link autorizzati, vengono
inseriti solo gli indirizzi dei siti, recensiti dal WebMaster, dei quali i
proprietari non hanno richiesto l'inserimento in Trapaninfo.it. Il WebMaster, in
osservanza delle leggi inerenti i diritti d'autore e le norme che regolano la
proprietà industriale ed intellettuale, non effettua collegamenti in surface
deep o frame link ai siti recensiti, senza la dovuta autorizzazione.
Framing e Deep Link:
che cosa è lecito -
Avvocato Gabriele FAGGIOLI. Il webmaster, proprietario e gestore dello
spazio web nel quale viene mostrata questa URL, non è responsabile dei siti
collegati in questa pagina. Le immagini, le foto e i logos mostrati appartengono
ai legittimi proprietari. La legge sulla privacy, la legge sui diritti d'autore,
le regole del Galateo della Rete (Netiquette), le norme a protezione
della proprietà industriale ed intellettuale, limitano il contenuto delle Yellow
Pages Trapaninfo.it Portale Provider Web Brochure e Silloge del web inerente
Trapani e la sua provincia, ai soli dati di utenti che ne hanno liberamente
richiesto l'inserimento. Chiunque, vanti diritti o rileva che le anzidette
regole siano state violate, può contattare il
WebMaster A.C.L.C. Michele
MAZZONELLO +39 3474054001